Le parole di mister Meloni dopo CBS-Lascaris.

Dopo la gara di ritorno contro il Lascaris, che ha visto i rossoneri eliminati dalla Coppa Italia ai quarti di finale nonostante una grande prestazione, il mister della Prima Squadra, Marcello Meloni, ha fatto il punto su quanto fatto finora in stagione, e sul momento decisivo in campionato che attende i suoi.

 

«C’è sempre qualcuno che ha da dire qualcosa, o commentare sulla formazione che scende in campo a ogni partita. C’è chi ormai prende come normalità il fatto che ci giochiamo il salto in Eccellenza con una squadra giovanissima e fatta in casa. Sembra tutto normale. Qualcuno che ne sa, sempre, più di me che vivo con i ragazzi ogni giorno. Profondi conoscitori del “calcio guardato”, quelli che non saprebbero gestire due persone insieme …figurarsi 22!».

«Il commento, il bisbiglio, arriva puntuale come un orologio svizzero. Ma il calcio si gioca, non si bisbiglia. Il calcio è lo specchio della vita e ha un miliardo e mezzo di risvolti, vive di dinamiche, di situazioni che vanno oltre al “quello è forte, quello è scarso”. Il calcio giocato vive lontanissimo dai bar. E allora succede che ancora una volta “quelli scarsi” giocano con personalità e a viso aperto contro una delle squadre più forti della categoria (il Lascaris, ndr) e nessuno, ripeto, nessuno, dopo una partita così può trovare delle differenze di valori in campo, nella personalità, nelle trame, nella “bellezza” d’insieme. Il calcio è proprio questo: sa mettere a tacere chi sa solo parlare, porta tutti a dover dimostrare qualcosa oltre le parole del bar».

«Onore ai miei ragazzi, ancora una volta capaci di mettere a tacere con i fatti quei fastidiosi bisbigli. Ormai tutto questo è diventato normalità, il silenzio non ha lasciato spazio a un “bravo” né a una pacca sulla spalla o una stretta di mano. Oggi tutto questo è diventato normale e guardiamo già avanti, pronti alla prossima partita».

 

Sul momento decisivo che attende la CBS in campionato…

«La cosa che mi fa sorridere è il vivere questa classifica quasi con il dispiacere di non avere qualche punto in più. Abbiamo lasciato punti per strada per qualche sciocchezza, e nonostante questo siamo a ruota di una corazzata grande dieci volte noi! E la viviamo quasi come se fossimo dispiaciuti, invece di far pesare la straordinarietà di quanto stiamo facendo».

«Ma dall’altro lato mi fa piacere, perché vuol dire che molti ragazzi hanno assorbito qualcosa da me. Non accontentarsi mai, non credere a quello che viene detto, che “non si può fare se si è giovani”. Non bisogna fermare il proprio sogno anche se sembra impossibile. Ora ci buttiamo nel momento più importante della stagione e quando questo campionato sarà finito avremo la faccia di chi avrebbe voluto di più, sia che saremo terzi, secondi… oppure primi. Perché anche con la vittoria in tasca, quello che per gli altri sarà straordinario, per noi sarà “dovevamo chiuderlo prima, ci serva da lezione”».

 

Ufficio Stampa CBS Scuola Calcio