Un episodio estremamente spiacevole che ha coinvolto il 2001 rossonero.

Essere autorevoli rivestendo un ruolo di comando è molto difficile, ma è una qualità che esprime onestà e rispetto. Essere autoritari, invece, è un atteggiamento, più comodo, e che spesso sfocia nell’arroganza.

La società CBS apprende con estremo rammarico la decisione di squalificare Gabriele Principalli, classe 2001, per ben cinque (5) giornate nel campionato di Eccellenza, dopo gli avvenimenti successivi al fischio finale della partita Corneliano-CBS, di domenica 26 gennaio 2020. Apprende la notizia, e si chiede perché? Soprattutto di fronte alle motivazioni, in parte romanzate e in parte del tutto inventate, rispetto ai fatti realmente avvenuti.

Al termine di Corneliano-CBS, rientrando negli spogliatoi attraverso lo stretto tunnel della tribuna, un dirigente della nostra società scivolava malamente sul pavimento infangato e finiva addosso a Principalli, il quale a sua volta cadeva sulla schiena di uno dei due assistenti della terna arbitrale. Gabriele chiedeva immediatamente scusa, spiegando l’accaduto, ma veniva invece aggredito verbalmente con minacce dall’assistente, senza essere peraltro ascoltato.

Queste, invece, le motivazioni pubblicate nel Comunicato Ufficiale LND: “Espulso al termine della gara durante il rientro verso gli spogliatoi per aver protestato con forza e violenza contro l’assistente n.1 arrivando a spingerlo mentre questi gli voltava le spalle. In conseguenza della spinta l’assistente n.1 andava a sbattere il viso contro un altro giocatore pur non facendosi male”.

 

Nessuno dei componenti della terna aveva visto la dinamica dei fatti in diretta (come confermato dal referto stesso) e, nonostante questo, nessuno di loro aveva comunque voluto sentire le parti in causa, né il ragazzo né il dirigente, nei minuti successivi all’accaduto. Ci chiediamo, perché? Perché scrivere il falso (“protestato con forza e violenza”) e romanzare l’accaduto come se si trattasse di un’aggressione, se in realtà tutto era avvenuto alle loro spalle?

«Forse l’età media molto giovane che abbiamo il coraggio di schierare nonostante tutto, in questa categoria, dà la libertà ad alcuni ufficiali di gara di rivolgersi in modo più aggressivo ai nostri calciatori, e spesso a dare loro del “tu” (situazione verificatasi anche nei confronti di Principalli, e peraltro proibita dal regolamento)», è il pensiero amaro dell’allenatore della Prima Squadra, Marcello Meloni. «A me, come allenatore, e ai ragazzi, è sempre richiesto il rispetto verso gli ufficiali di gara. Ma spesso questo rispetto è soltanto a senso unico, mi lascia confuso. D’altronde è probabilmente più facile essere arroganti e intimidatori nei confronti di un 2001 piuttosto che nei confronti di un calciatore over 30».

Non è qui in discussione l’operato della terna arbitrale nel corso dei novanta minuti. Ogni direzione di gara prende una propria strada, in base alle valutazioni degli arbitri, che vengono sempre accettate al di là di naturali situazioni momentanee di protesta. Ma l’episodio di Principalli sottolinea qualcosa di molto più grave, che non ha a che fare con il gioco, ma con il rispetto reciproco degli interpreti.

La società CBS ha sempre accolto con serenità i verdetti del campo e le direzioni di gara a qualunque livello, sia giovanile che di Prima Squadra. Ma, al di là del risultato, la nostra società ha sempre messo davanti a ogni cosa l’etica e l’insegnamento del rispetto verso avversari e ufficiali di gara. Un rispetto che si presuppone reciproco.

Ecco perché non accettiamo minimamente, e anzi condanniamo con fermezza, la decisione di squalificare Principalli e le annesse motivazioni. Si tratta di un episodio di evidente prevaricazione dei ruoli e di grave diffamazione nei confronti del ragazzo, che saremo costretti a considerare molto seriamente nei modi e tempi opportuni.